âMai âna gioiaâ è la frase particolarmente adatta per quest’anno. Troppi sono i sogni andati in frantumil, la frustrazione e lâansia hanno soprasseduto, e il dispiacere di non poter essere accanto a chi amiamo è stato tanto. Ma qualcosa di buono lo si trova sempre se si osserva dalla giusta prospettiva.
In estate ho avuto l’opportunitĂ di conoscere Patrizia SaccĂ , ex atleta paralimpica, allenatrice di tennis tavolo e insegnante di yoga a raggi liberi. Ho provato la mia prima lezione di questa disciplina in agosto, e con il secondo âlockdown parzialeâ si è trasformata in un appuntamento settimanale tramite videoconferenze zoom. Con maggior tempo a disposizione e conoscendo la palestra inclusiva OttoStudio, che permette a normodotati e non di frequentare le lezioni comodamente dalla propria casa, ho intrapreso questo percorso.
Lo Yoga a Raggi Liberi si svolge da seduti, sulla carrozzina o su una normale sedia, e si eseguono asana, posizioni ed esercizi che si concentrano sulla parte superiore del corpo. Si va alla ricerca dell’equilibrio psicofisico, della respirazione corretta e della coordinazione, tutte cose che nellâatassia scarseggiano. Infatti ho notato subito miglioramenti fisici, come diminuzione di contratture a collo e spalle, e maggior mobilitĂ nella respirazione. Lo yoga è un lavoro anche spirituale che mira allâequilibrio della mente con il proprio corpo.
Con Patrizia faccio anche meditazione una volta al mese, mi guida nella ricerca della pace interiore.
Sono stata molto fortunata ad incontrare lei e OttoStudio ed iniziare queste nuove discipline che mi interessavano da tempo. Il 2020 è stato sicuro un anno sfortunato, ma questo mi ha aiutata a scorgere ancor di piÚ la bellezza delle piccole cose che ho potuto fare.
Auguro a tutti un anno pieno di belle cose!