La nuova macchina è arrivata a destinazione!
Possiamo dire che è stato un parto difficile perché le sto dietro da un anno e mezzo circa. In primavera del 2018, alla fiera di ausili alla disabilità di Bologna, ho visto questa carrozzina e scelto che sarebbe stata la prossima. La sedia vecchia iniziava ad avere tanti km e a starmi stretta. Così in inverno, insieme all’equipe del centro fisioterapico che mi segue, abbiamo valutato l’opzione migliore. Non è stato per niente facile, ve lo assicuro; io e la fisiatra abbiamo due personalità molto forti, che spesso e volentieri si scontrano. Dopo diverso tempo siamo giunte ad un compromesso, e in primavera di quest’anno mi è stata prescritta. Poi è stata la volta delle indecisioni della ASL: inizialmente hanno detto “non puoi avere una carrozzina nuova perché già lo scorso anno te ne abbiamo fornita una”, qualche settimana dopo “abbiamo sbagliato, l’ultima l’hai avuta cinque anni fa, la passiamo noi” e per concludere “paghiamo il telaio, il resto (pedana, ruote, schienale, cuscino) lo aggiunge lei”. Giusto per darvi un’idea il cuscino costa 800 euro… Un altro mese prima che uscisse dalla fabbrica di produzione, poi è stata spedita a Ravenna per essere elettrificata, e finalmente è arrivata a casa.
Lo stress e la rabbia di questo periodo si sono fatti sentire parecchio, ma quel gioiellino è una grande soddisfazione. Bianca, pulita, superleggera ed elegante. Telaio rigido, ruote con pochissimi raggi, pedana poco ingombrante.
Ce l’ho da qualche settimana quindi dobbiamo ancora diventare amiche, ma già specchiandomi percepisco che vivremo magnifiche avventure insieme.